Il libro “I dolori del Giovane Adulto” evidenzia il crescente interesse della psicoanalisi per la clinica del giovane adulto, motivato dall’emergere di fragilità psicologiche sempre più specifiche e intense in questa fase di vita. Si sottolinea nel libro la necessità di sviluppare modelli di intervento clinico adeguati al particolare funzionamento mentale dei giovani adulti, in un ambito ancora in evoluzione teorica e osservativa.

I giovani si trovano a crescere in un contesto storico caratterizzato da profondi cambiamenti culturali, sociali, economici e ambientali, che destabilizzano i tradizionali punti di riferimento e rendono il mondo adulto spesso fragile e disorientato. Le crisi e le emergenze contemporanee alimentano stati di allerta, bisogno di controllo e insicurezza, contribuendo allo sviluppo di vulnerabilità psichiche specifiche.

La richiesta di aiuto psicologico emerge spesso nei momenti di impasse e rappresenta un passaggio evolutivo cruciale, poiché il giovane adulto assume in prima persona la responsabilità della cura. La relazione terapeutica viene concepita come uno spazio transitorio e protetto, un avamposto” verso l’età adulta, fondamentale per consolidare risorse psichiche e completare passaggi maturativi ancora in corso.

Intervenire in questa fase è particolarmente importante perché la giovane età adulta costituisce un momento cardine in cui possono stabilizzarsi modelli di funzionamento adattivi o disadattivi. Essa rappresenta quindi un periodo di grande potenzialità evolutiva ma anche di significativa vulnerabilità, in cui il lavoro terapeutico può prevenire aggravamenti psicopatologici futuri.

Nella Parte Prima di questo libro, intitolata La psicodinamica del giovane adulto: approfondimenti teorico-clinici”, ed in particolare nel primo capitolo (Il giovane adulto), proporremo riflessioni cliniche supportate dal pensiero di diversi autori e tratteggeremo le caratteristiche di funzionamento mentale ed i processi di sviluppo tipici della fase di vita del giovane adulto, mettendo in evidenza quali passaggi evolutivi importanti si trova ad affrontare.

Nel secondo capitolo (Il mondo moderno), viene tratteggiata la cornice socio-culturale entro cui leggere e comprendere le dinamiche psichiche del giovane adulto di oggi. Verranno proposte riflessioni provenienti non solo dall’ambito psicoanalitico, ma anche dalla sociologia e dalla psicologia dello sviluppo, attraverso il contributo delle recenti indagini sulle trasformazioni sociali, culturali e tecnologiche e su come esse abbiano profondamente modificato il modo di pensare e vivere l’adultità. Oggi, è necessario individuare nuovi marcatori capaci di sancire il passaggio alla condizione adulta? Quali nuovi modelli possono guidare e dare senso alla crescita? Come ridefinire l’essere adulti nell’epoca contemporanea?

Nel terzo capitolo (La soggettivazione), tratteremo uno dei compiti evolutivi centrali verso la transizione adulta, che rappresenta per il giovane un passaggio cruciale: divenire soggetto di esperienza e autore della propria vita.

Nel quarto capitolo (La generatività), verrà descritto come essa si manifesti principalmente nella capacità di trasformare, evolvere e progettare, mettendo in moto risorse interne e relazionali per affrontare i cambiamenti e costruire nuove forme di identità e di legame, intese come apertura al reale e agli altri.

Il quinto capitolo è dedicato al tema dell’elaborazione del lutto di parti di sé e del conflitto che si genera verso gli oggetti reali e interiorizzati nella giovane età adulta. Verrà approfondita l’importanza delle relazioni oggettuali nella strutturazione del Sé e nel processo di soggettivazione, mostrando come le dinamiche precoci con gli oggetti genitoriali possano influenzare lo sviluppo identitario e la capacità di costruire legami significativi.

Il sesto capitolo capitolo (Smarrimento del Sé: l’urgenza di essere pensati) è dedicato ad una riflessione volta a tratteggiare le caratteristiche di una forma di fragilità psichica del giovane adulto: il dissolvimento identitario.

La Parte Seconda di questo libro, intitolata Teoria e tecnica del lavoro terapeutico con il giovane adulto”, approfondisce aspetti specifici della conduzione della terapia psicoanalitica, che vengono esemplificati attraverso numerosi casi clinici. In questa parte si è scelto di dare particolare rilievo al lavoro analitico del terapeuta e alle letture cliniche che da esso discendono, per mettere in luce come si strutturino le scelte tecniche e gli interventi terapeutici nella conduzione del percorso di cura in questa particolare fase di vita.

Nel primo capitolo (La consultazione) vengono analizzate le caratteristiche della consultazione psicoanalitica rivolta al giovane adulto ed il suo valore come momento diagnostico-prognostico, che si avvia fin dal primo incontro, tenuto conto le peculiarità del paziente. Viene mostrato come essa costituisca lo spazio privilegiato per l’avvio della relazione terapeutica e come la fase di restituzione sia centrale per motivare al percorso terapeutico successivo.

Nel secondo capitolo (La psicoterapia psicoanalitica: il setting) vengono delineate le caratteristiche del setting terapeutico, che, lungi dall’essere un contenitore rigido e immutabile, assume una funzione dinamica e co-costruita, capace di rispondere ai bisogni psichici e relazionali del paziente. Flessibilità e stabilità si configurano non come elementi contrapposti, ma come poli di un equilibrio necessario, in cui la continuità dell’esperienza terapeutica si intreccia con un ascolto attento e rispettoso della soggettività dell’altro.

Nel terzo capitolo (La psicoterapia psicoanalitica: riflessioni sulla relazione terapeutica) viene approfondito come terapeuta e paziente lavorino assieme, accettando il rischio potenziale della connessione emotiva, attraverso una vicinanza, sufficientemente astinente, che renda possibile l’avvio dell’associazione libera delle dinamiche transferali e controtransferali e dunque del lavoro terapeutico.

Nel quarto capitolo (Il ruolo delle relazioni primarie nella terapia), il contributo della Dottoressa Brambilla apre a importanti riflessioni sullo stile di attaccamento e su come questo, nella giovane età adulta, si riattualizzi nei rapporti personali e nella relazione terapeutica, potendo diventare un utile strumento di lavoro. Verranno analizzate, inoltre, le risonanze emotive sollecitate nel terapeuta dal proprio stile di attaccamento.

Il quinto capitolo (La psicoterapia di gruppo) approfondisce il valore terapeutico del gruppo psicoanalitico rivolto ai giovani adulti. Nel campo gruppale si scoprono nuovi ancoraggi, oggetti alternativi di investimento, si esplorano i propri vissuti, ci si confronta con i pari e si sperimentano, senza eccessive conseguenze, dinamiche relazionali libere dal pericolo di aspettative e di ruoli già assegnati.

Nella Parte Terza, intitolata Adulti in divenire: sguardi sul mondo che cambia”, saranno presentati quattro capitoli tematici, che sviluppano argomenti legati alla contemporaneità e per noi centrali nell’influenzare la clinica del giovane adulto.

Il primo capitolo (La scelta) sarà dedicato al tema della scelta come processo maturativo della mente, mettendone in evidenza le caratteristiche principali e il valore identitario che assume per i giovani.

Il secondo capitolo (Stati d’emergenza e stati emergenti della mente) affronta la tematica dell’ “emergenza” nella giovane età adulta, considerandola non solo come evento traumatico, ma anche come occasione in cui riaffiorano aspetti psichici non elaborati.

Il terzo capitolo (Il tramonto dell’Eros?) analizza i cambiamenti intervenuti nelle relazioni sentimentali e nel legame di coppia, sempre più influenzati da forme di sovraesposizione erotica, che modificano il modo di vivere la sessualità. I giovani adulti si ritrovano infatti spesso alle prese con forme di inibizione, blocco o de-sintonizzazione emotiva rispetto alle relazioni sentimentali.

Il quarto capitolo (Il futuro è arrivato: segnali dal presente tecnologico) è dedicato ad una riflessione volta a intercettare segnali utili a immaginare come potrà essere il futuro, a partire da un presente ormai sotto l’influsso delle nuove tecnologie. Che ricaduta possibile avranno sulle nostre vite ed in particolare su quella dei giovani adulti? Come i giovani si stanno interfacciando con le nuove tecnologie? Quali ricadute possiamo osservare nella clinica?

Il volume si conclude con un contributo inedito in Italia di Catherine Chabert, che offre uno sguardo clinico e teorico di grande profondità sui processi di soggettivazione nella giovane età adulta, attraverso il racconto di un caso clinico e il pensiero dell’analista in seduta.

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